Open
🕗 Opening hours
Sunday | - | |||||
Monday | Closed | |||||
Tuesday | - | |||||
Wednesday | - | |||||
Thursday | - | |||||
Friday | - | |||||
Saturday | - |
1, Viale della Trinità dei Monti, 00187, Roma, Città Metropolitana di Roma, IT Italien
Contacts phone: +39 06 67611
Website: www.villamedici.it
Latitude: 41.9083567, Longitude: 12.4825788
Larger Map & Directions
Marialetizia di natale
::Bellissima villa. Molto particolare il contrasto fra la facciata molto sobria e il retro che dà sui giardini tappezzato da fregi provenienti dai monumenti della Roma antica. Spettacolare la visuale panoramica che abbraccia tutta la città.
Natalie Fontana
::I've been there a couple of times. I love it there. Only for beers and to enjoy the view, so I don't know about the other parts (apparently there's a gallery or something) but the beer garden is beautiful, relaxing and a nice intermission from the chaos of Rome.
Jennifer Marchetti
::Villa Medici, il punto più alto di Roma. Attuale sede dell'Accademia di Francia, per la prima volta ha aperto le porte dei suoi giardini in un'esposizione notturna: "Ouvert la nuit". I sedici carrè sono stati illuminati dalle installazioni di artisti internazionali, che hanno dato vita a un percorso sensoriale, suggestivo e romantico.
Marco Gonzalo Gómez Pérez
::Visita obligada. De las mejores vistas de la ciudad. Una casa muy hermosa. IMPORTANTE: La entrada que indica Google por la Porta Pinciana es de acceso privado. Para ingresar a la casa como turística se debe ir a la calle de la Iglesia de la Trinidad del Monte (parte alta de la Plaza España)
Marco Boscagli
::Modifica Lo spazio in cui sorge la villa era occupato nell'antichità dagli Horti Luculliani. Venne poi in possesso di Messalina, che proprio in questa villa fu uccisa, e fu sede di Onorio e di Belisario. Caduto l'impero, la sua posizione periferica ne causò l'abbandono, e nel 1564, quando i nipoti del cardinale Giovanni Ricci di Montepulcianoacquistarono il terreno, l'unico fabbricato "civile" era la Casina del cardinale Marcello Crescenzi, che vi teneva una vigna ed aveva iniziato lavori di ampliamento dell'edificio affidandoli al fiorentino Nanni Lippi, ma era morto prima di vedere conclusi i lavori. I nuovi acquirenti li ripresero, affidandoli al figlio di Lippi, Annibale, e si vuole che vi abbia contribuito anche Michelangelo. Nel 1576 la proprietà fu acquisita dal cardinale Ferdinando de' Medici, che fece completare i lavori da Bartolomeo Ammannati. Secondo il gusto dell'epoca, una parte dei ruderi furono interrati, mentre bassorilievi e statue romane riemerse dalle vigne venivano incastonate, in una sorta di grande museo all'aperto, nella facciata della villa e nel grande giardino che richiamava i giardini botanici creati da suo padre Cosimo a Pisa e a Firenze, ricco di piante di pino, cipresso e querce ma anche di piante rare, e decorato con sculture che richiamano palazzo Spada. Non mancava, all'interno, l’antiquariumdedicato ai pezzi più pregiati. Molti di questi materiali furono portati a Firenze quando il cardinale divenne Granduca di Toscana, nel 1587. Per un secolo e mezzo la villa fu uno dei luoghi più eleganti e mondani di Roma, sede degli ambasciatori del Granducato di Toscana alla corte papale.